Riciclaggio e frantumazione

Il processo di riciclaggio converte i rifiuti in risorse con risparmio di materie prime ed energia.
Con le informazioni necessarie a definire il processo di riciclaggio: tipologia e composizione dei materiali da cernere, caratteristiche dei materiali eventualmente da frantumare (durezza, abrasività, omogeneità ecc.), granulometrie finali desiderate, in accordo con il cliente, scegliamo,  le macchine e procediamo alla progettazione e alla realizzazione dell’impianto di riciclaggio.

Noi ci occupiamo di studiare e mettere a punto impianti per il riciclaggio di:
• Materiali inerti da demolizione e/o costruzione;
• Scorie provenienti da acciaierie e fonderie;
• Vetro, alluminio e acciaio

Nel riciclaggio degli inerti e delle scorie una parte fondamentale del processo è costituita dalla frantumazione. Nei nostri impianti ricorriamo a frantoi o a mulini.

Gli impianti di riciclaggio sono in genere sistemi complessi nei quali, opportunamente connessi da trasportatori, sono installati:
separatori magnetici 
separatori ad induzione
vagli
separatori delle frazioni leggere
separatori ottici

La separazione magnetica


La separazione magnetica, effettuata con elettromagneti o magneti permanenti, consiste nel dividere dall’insieme dei materiali da cernere le componenti ferrose magnetizzabili.
La separazione magnetica


Nei processi produttivi di tipo continuo normalmente ricorriamo ai separatori magnetici a nastro equipaggiati o con magneti permanenti o con elettromagneti (deferrizzatori continui).

Schema di deferrizzatore a nastro
Deferrizzatore a nastro


Altra applicazione tipica è la separazione con tamburi magnetici, ossia grandi cilindri che contengono un magnete all’interno e che vengono posti sullo scarico di un trasportatore.

SCHEMA DI DEFERIZZATORE A TAMBURO
Deferrizzatore a tamburo
La tecnica di separazione dei metalli ferrosi mediante magneti è impiegata ampiamente in tutti i sistemi di separazione dei rifiuti  e permette efficienze di separazione superiori al 95%.

La separazione ad induzione


Il separatore ad induzione permette di ottenere un'eccellente separazione dei metalli non ferrosi quali alluminio, ottone, ecc., ed è costituito da un nastro trasportatore dotato di un rotore a magneti permanenti, coassiale al tamburo di testa e che ruota ad alta velocità. Il rotore genera campi magnetici alternanti ad alta frequenza che inducono correnti nei metalli non-ferrosi.

Le correnti indotte generano, a loro volta, campi magnetici con polarità opposta ai campi prodotti dal rotore determinando il sollevamento e l’espulsione dei metalli non ferrosi dal flusso dei materiali inerti i quali, invece, seguendo la gittata conferita dal nastro trasportatore, cadono in un contenitore differente.

separazione a induzione

I metalli ferrosi eventualmente presenti vengono trattenuti dal campo magnetico e quindi scaricati al di sotto della macchina in un terzo contenitore.

schema separazione induzione

La separazione delle frazioni leggere

I materiali più leggeri, quali carte e plastiche, vengono separati con i separatori a vento i quali sfruttano la differente densità dei materiali e la loro forma. La segregazione è ottenuta mediante un getto di aria che solleva la frazione leggera rispetto alla frazione pesante.

separatore a vento

La frantumazione

La frantumazione è la riduzione in piccoli pezzi mediante compressione o urto delle parti da rompere.
La frantumazione per compressione viene attuata mediante  frantoi che possono essere a mascelle, a cono o a rulli.
Il frantoio a mascelle ha due piastre di acciaio duro e antiabrasivo dette: mascella fissa e mascella mobile. La mascella mobile, azionata da un albero eccentrico, schiaccia il materiale contro la mascella fissa  e lo rompe.

frantoio a mascelle

Nel frantoio a cono un cono di acciaio, duro e resistente all’abrasione, ruota eccentricamente all’interno di una campana. Il moto rotatorio eccentrico determina lo scorrimento del materiale nello spazio libero tra campana e cono e la conseguente rottura per schiacciamento.

frantoio a cono

 

I frantoi a rulli possono avere configurazioni differenti, ma il principio di funzionamento è sempre lo stesso: ottenere la rottura del materiale da frantumare mediante la compressione all’interno di due o più rulli contrapposti.

frantoio a rulli

La frantumazione ad urto viene attuata mediante mulini a martelli.
I martelli, posti su un albero orizzontale o verticale, grazie alla forza centrifuga lanciano il materiale da rompere contro corazze di materiale duro  e resistente. A seguito del violento impatto si ha la rottura e la riduzione granulometrica.
frantumazione ad urto